Il punto Otto rappresenta l’archetipo della potenza e del vigore. È la parte di noi che si sforza di essere autonoma e avere risorse personali adeguate per gestire la propria vita, attingendo alla forza interiore con intraprendenza.
Quando viviamo le qualità elevate di questo punto ci sentiamo sicuri di noi stessi, vitali, pieni di energia, solidi e robusti. Amiamo l’intensità di ogni momento, ogni istante è fresco, vivido e immediato. Vogliamo prendere il nostro posto su questo pianeta, in modo assertivo, legittimati ad affrontare le sfide della vita.
Il punto Otto è parte del Centro di intelligenza delle Viscere e dell’istinto, quindi chi ha questo tipo di personalità dominante è orientato all’autonomia e all’agire.
Il tipo Otto vuole essere autosufficiente e influente. Il suo valore fondamentale è un mondo più giusto, in cui il conferimento di potere è equamente distribuito. È appassionato, pragmatico e capace di battersi per gli altri e sostenerli nell’emanciparsi. Vuole vivere la sua vita affermando ed esponendo se stesso in modo diretto e concreto.
Quando è al suo meglio è una persona che sa governare e sostenere ciò che vuole e desidera. È assertivo, diretto, franco, determinato e tenace e vuole che gli altri siano lo stesso. Si sente aitante, pieno di risorse e con un forte impulso interiore che lo orienta e lo autorizza all’azione. È un capo naturale costruttivo, stimato e rispettato che rischia per gli altri proteggendoli e sostenendoli con la sua forza. È un costruttore responsabile che si coinvolge completamente in qualsiasi cosa faccia, prende in mano le situazioni e porta a compimento ciò che intraprende.
Quando il tipo Otto perde connessione con il proprio senso interiore di forza e vigore sente il bisogno di difendersi e governare la sua vita e il suo destino per non essere danneggiato.
Inizia a credere che per sopravvivere la miglior difesa sia l’attacco e che sarà ascoltato solo se si impone.
Diventa eccessivamente attento solo a cercare di farsi spazio da solo, convinto che una giustizia rimandata sia una giustizia negata. Si sforza di essere sempre una roccia, persuaso di non avere bisogno di nessuno e che sono gli altri ad avere bisogno di lui.
Poi tutto diventa una questione di potere, cerca sempre di più di provare la sua forza attraverso l’azione e la realizzazione delle sue imprese, diventa autoritario, stratega, sfidante e decisionista. È un rude individualista, un uomo d’affari pragmatico, intraprendente e audace. Ritiene che gli altri non siano abbastanza decisi, vuole dei risultati, è scontroso, assillante, insistente, molto intenso, impulsivo, spavaldo, temerario e anche scriteriato.
Per essere autosufficiente e indipendente lavora duro, rischia, nega i propri bisogni emotivi ed è spesso visto dagli altri come una persona insensibile e prepotente, sebbene questo non sia come lui si percepisce.
L’ambiente emotivo reattivo che matura, la passione di questo tipo, è la lussuria. La lussuria è la dipendenza dall’intensità che porta all’esagerazione. È qualcosa di più del desiderio sessuale, è una pressione rivolta incessantemente al soddisfacimento del piacere e dei bisogni egoistici. È considerare gli altri come oggetti dei propri desideri, utili alla propria soddisfazione o come ostacoli a ciò che si desidera.
Questa reattività porta il tipo Otto a credere che la sua forza dipenda dal potere che ha sull’ambiente e dal far andare le cose come vuole. Lo rende insensibile a se stesso e agli altri e non gli permette di riconoscere l’impatto violento che ha sulle altre persone. Più si sforza di asserire il suo potere e il suo comando e meno si sente ascoltato e rispettato, e sente di dover intensificare la sua spinta fisica, emotiva e mentale.
Giustifica sempre di più la sua prepotenza e questo lo porta a imporre il suo volere e punto di vista su tutto. Ogni cosa è una prova di volontà. Usa le persone, le destabilizza e fa promesse che non mantiene. Vuole essere capo e padrone, opprime e imbroglia. Esige obbedienza e lealtà e afferma la sua autorità diventando sfacciato, brusco, provocatorio e rozzo. È un avversario litigioso, ostile molto combattivo e belligerante, talvolta anche violento.
Il tipo Otto al suo peggio ha bisogno di sentirsi sempre più invincibile, inattaccabile e invulnerabile. Crede che siano gli altri a essere deboli, li disprezza e li imbroglia. È un predatore spietato crudele, immorale e violento che si sente tradito e tradisce. Crede che tutto abbia un prezzo e che il più forte abbia la ragione. Si sente onnipotente, è megalomane e sadico, una furia senza limiti, impetuosa e devastante che fa le proprie leggi in modo dittatoriale. Finisce nell’isolamento e nel senso di impotenza e vulnerabilità che teme.
Il punto Otto dell’Enneagramma ci invita a prendere in mano la nostra vita e ci mette in contatto con il desiderio di essere autonomi e assertivi. Per contattare questa dimensione interiore è necessario accettare la propria vulnerabilità e l’impossibilità di controllare volontariamente e totalmente la vita e l’ambiente. Quando siamo umani e sensibili abbiamo un impatto molto forte sugli altri e la nostra influenza è durevole. Quando ci arrendiamo a una volontà più grande di quella personale possiamo mantenere empatia e connessione con ciò che proviamo e siamo più compassionevoli e magnanimi.
(Estratto selezionato da “Crescere con L’Enneagramma”, Maura Amelia Bonanno, 2018, Armenia Edizioni)