Punto e Tipo Sei
Risveglio e Guida

Il punto Sei ci mette in contatto con il desiderio di riconoscere e seguire la chiamata interiore. Ci invita ad ascoltare e a fidarsi di se stessi e della vita.

ARCHETIPO DEL PUNTO SEI

Il punto Sei rappresenta l’archetipo della guida interiore e della fede. È la parte di noi che si sforza di riconoscere, ascoltare e coraggiosamente seguire la chiamata interiore, la propria vocazione.

 

Quando viviamo le qualità elevate di questo punto ci sentiamo sostenuti da un senso interiore di direzione che ci nutre di una fiducia solida e perseverante. Viviamo svegli e pronti a qualunque esperienza sorga nel nostro cammino. Vogliamo che come siamo e agiamo nel mondo sia ispirato dal nostro proprio orientamento.

PANORAMICA DEL TIPO SEI

Il punto Sei è parte del Centro di intelligenza della Testa e dell’intelletto, quindi chi ha questo tipo di personalità dominante è orientato al sostegno e alla direzione.

 

Il tipo Sei vuole essere impegnato e onesto. Il suo valore fondamentale è un mondo sicuro e collaborativo in cui ognuno è leale con se stesso e con gli altri. È responsabile e tenace per ciò in cui crede profondamente. Vuole vivere la sua vita con coraggio, fiducia e perseveranza.

 

Quando è al suo meglio è una persona molto amichevole, affettuosa, affascinante e amabile. È rispettoso, affidabile, leale, costante e fedele. Ispira simpatia ed è capace di suscitare forti risposte emotive negli altri, creare legami di solidarietà e costruire relazioni e alleanze permanenti. Ha un forte senso di appartenenza e riesce a stimolare spirito di cooperazione. È indipendente e interdipendente, coopera alla pari e crea sinergie. Ha fiducia in se e negli altri, afferma se stesso e si fa valere. Usa l’ansia come sprone per agire e sfidare ciò che teme.

 

Quando il tipo Sei perde connessione con il proprio senso di guida e fiducia interiori sente il bisogno trovare qualcosa o qualcuno che sia affidabile, solido e sicuro.
Inizia a credere che per sentirsi al sicuro e potersi fidare è necessario esaminare accuratamente l’ambiente e anticipare i problemi.
Diventa eccessivamente attento a scoprire cosa può essere minaccioso, pericoloso o negativo. Cerca di essere un onesto e solido cittadino, responsabile, disciplinato, meticoloso e parco. Ricerca accettazione dagli altri per creare, organizzare e mantenere alleanze e strutture per la salvaguardia e la continuità della sua sicurezza.
Poi tutto diventa una questione di direzione sicura da seguire. Esplora e analizza sistemi, credenze e tradizioni. È smemorato circa i suoi successi e invidioso di quelli altrui. È ossequioso verso l’autorità e al contempo dubitante e competitivo. È impegnato e costantemente vigile, molto cauto, evasivo e indeciso con le richieste altrui. Mette in dubbio il positivo, cerca e ripara i guasti, segue le procedure. Mette alla prova l’impegno degli altri mandando segnali ambigui, con l’umorismo ironico, l’aggressione passiva o l’insolenza. Crede di essere in grado di leggere il pensiero e diventa irritabile e difensivo verso ciò che sta immaginando e proiettando sull’altro. Spesso è visto dagli altri come pessimista e negativo, sebbene questo non sia come lui si percepisce.

 

L’ambiente emotivo reattivo che matura, la passione di questo tipo, è la codardia. La codardia è la paralisi o la fuga causati dalla paura di un pericolo immaginario. È non prendersi la responsabilità della propria vita, rimanere in situazioni che si credono sicure e non rischiare di fare il passo verso una nuova comprensione o consapevolezza. È evitare scelte e azioni giuste e rimanere in ciò che si conosce, anche se malsano.
Questa reattività porta il tipo Sei a credere che la sua sicurezza dipenda dall’esterno, dai segnali dell’ambiente, dal lavoro, le abitudini, gli insegnanti, i metodi, i modelli, le relazioni e la famiglia. Più si sforza di costruire sistemi di sicurezza esteriori cui appoggiarsi e più si sente senza fondamenta, disorientato e dipendente.
Diventa ribelle, sarcastico e provoca conflitti. Teme l’autorità e diventa autoritario, è molto sospettoso e al contempo cospira, infonde paura negli altri per non sentire la propria. Sabota le sicurezze degli altri, li lascia in sospeso, li isola o li blocca. Divide le persone in amici e nemici e vuole sbarazzarsi delle presunte cause esterne della sua ansia. È molto reattivo e difensivo, zittisce, accusa e biasima gli altri in modo cinico e sdegnoso.

 

Il tipo Sei al suo peggio ha bisogno di cedere a un’autorità forte per risolvere i suoi problemi, come per esempio la famiglia di origine, i sistemi di credenze o la chiesa. È sempre più dipendente, si ribella mentre il panico aumenta, cerca affidabilità mentre è sleale e tradisce. Si sente perseguitato, le proiezioni sugli altri aumentano e con esse il comportamento isterico. È instabile e nervoso, denigra e rimprovera gli altri, aggredisce, diventa violento, esaltato e fanatico. Inveisce e agisce in modo irrazionale e sadico causando la temuta perdita di sostegno e sicurezze.

 

Il punto Sei dell’Enneagramma ci invita ad ascoltare e a fidarsi di se stessi e della vita e ci mette in contatto con il desiderio di riconoscere e seguire la chiamata interiore. Per contattare questa dimensione è necessario comprendere che il senso di sicurezza non dipende dall’esterno, quietare la mente, lasciare che nel silenzio emergano le informazioni giuste per noi. Siamo coraggiosi quando siamo fedeli a noi stessi pur sentendo molta paura. Ci sentiamo solidi, forti e intrepidi.

 

(Estratto selezionato da “Crescere con L’Enneagramma”, Maura Amelia Bonanno, 2018, Armenia Edizioni)

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